5Nacque ad Elia, alle porte di Antiochia in Asia minore, intorno alla metà del III secolo da madre pagana e padre cristiano. Fu arruolato tra le truppe di Diocleziano per combattere i cristiani, ma durante il viaggio verso l’Italia si convertì al Cristianesimo. Secondo una leggenda devozionale, durante una notte gli sarebbe apparsa una croce che splendeva fra le nuvole: mentre contemplava questo strano fenomeno, avrebbe udito una voce misteriosa dal cielo che gli rimproverava il fatto di essere persecutore dei cristiani e, per questo, gli veniva preannunziato il suo martirio. Inviato in Sardegna per difendere gli interessi dell'Impero romano, fu accusato di infedeltà ed egli stesso rivelò a Diocleziano di essersi convertito alla fede cristiana. Venne imprigionato, torturato e messo a morte sul patibolo di Nora il 15 gennaio 303.


La Sagra di sant'Efisio martire è la festa più importante della città di Cagliari ed una tra le processioni a piedi più lunga d'Europa; ogni anno si svolge il 1º maggio e vede coinvolta tutta la Sardegna. Da Cagliari la statua del santo si dirige verso Pula passando attraverso Sarroch e Villa San Pietro. Da Pula viene poi condotta a Nora dove si trova l'antica chiesa che prende nome del Santo poiché vi si trovano le sue reliquie. Dopo due giorni di preghiere la Statua riparte alla volta di Cagliari accompagnata in processione dai fedeli dopo aver percorso a piedi circa 80km.Nel 1656, dopo la terribile ondata di peste che sconvolse la città di Cagliari, la cerimonia in onore del santo assunse i fasti che a tutt'oggi si possono osservare. Dopo la peste i consiglieri cagliaritani legarono la città al voto perpetuo di celebrare annualmente sant'Efisio per ringraziarlo della salute ritrovata, e fu scelto il mese di maggio proprio perché simbolo di rigenerazione della natura.

VESTIZIONE DEL SIMULACRO DEL SANTO